Santa Caterina
25 novembre SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA martire
Caterina viene ricordata come fanciulla di stirpe regale, nacque ad Alessandria d'Egitto intorno all'anno 292.
Celebrandosi sacrifici agli dèi pagani, Caterina si presentò di fronte all'imperatore, e per rincuorare i cristiani perseguitati lo invitò a desistere dall'idolatria. L'imperatore convocò numerosi sapienti per convincere Caterina a rinunciare alla fede, ma furono al contrario loro ad essere convertiti da lei. Imprigionata continuò la sua opera di conversione, al punto che la sua storia colpì l'imperatrice e il capo delle guardie imperiali che si recarono in carcere a trovarla e furono a loro volta convertiti. Allora Massimino Daia, l’imperatore, la condannò ad essere straziata da una ruota con uncini acuminati; la ruota si ruppe e le schegge uccisero i carnefici. Fu allora decisa la sua morte per decapitazione, che avvenne il 25 novembre del 310 ad Alessandria. Il suo corpo sarebbe stato portato dagli angeli sul monte Sinai, monte chiamato da allora Gebel Katherin (la Montagna di Caterina), accanto a Gebel Musa (la Montagna di Mosè); dal suo corpo, e poi dal suo sepolcro, sgorgavano latte e olio miracoloso. Infine le sue spoglie furono trasportate in un monastero ai piedi del monte.dove è stato eretto un monastero a lei dedicato. Il suo culto, molto popolare nel medioevo, è stato sopresso nel 1969, ma è ancora molto venerata soprattutto dalle categorie delle quali è patrona: insegnanti, librai, avvocati e autieri.
È rappresentata come una giovinetta in abito principesco o con corona regale; Gesù le infila al dito l'anello da sposa. Suoi attributi sono il libro, la ruota dentata, la spada della decapitazione. È patrona delle giovinette, soprattutto delle sartine, da lei dette "Caterinette". Per la sapienza è patrona di tutte le arti liberali, insegnanti, librai, avvocati e autieri.
E' considerata protettrice degli studenti, dei filosofi e delle ragazze da marito.
Per il supplizio della ruota è patrona delle professioni che hanno a che fare con ruote, o con lame e ferri acuminati: carradori, mugnai, tornitori, arrotini, barbieri ecc.
Per il latte che sgorgò dal suo collo reciso è protettrice di balie e nutrici.