Chi è il Ministrante?
Chi è il ministrante?
Chierichetto è un termine derivante dal latino clerum, a sua volta ripreso dal greco kleros che significa “parte scelta”. L’influsso della riforma liturgica ha portato a sostituire “chierichetto” con “ministrante”, che viene dal latino ministrans, colui che serve secondo l’esempio di Gesù che non ha esitato Egli stesso a servire per primo e che invita a fare anche noi la medesima cosa amando i nostri fratelli.
Il patrono dei ministranti è San Tarcisio, da cui deriva il nome «tarcisiana» (tunica indossata dal ministrante quando compie il servizio all’altare.
Per svolgere al meglio il suo servizio, il ministrante, deve avere delle doti particolari e deve assumere dei giusti atteggiamenti.
Il ministrante è colui che assiste il sacerdote durante la celebrazione eucaristica.
Il ministrante indossa una veste, per dire a tutti che è pronto a servire.
Il ministrante è un “attore”, non perché è al centro dell’attenzione o perché attira su di sé gli sguardi degli altri, ma perché è una persona attiva, che agisce, sempre pronto a servire il sacerdote.
Il ministrante non è mai distratto, ma è interessato nel partecipare alla Santa Messa, perché sa dove si trova e sa con Chi si trova. Non può essere quindi indifferente e/o scocciato.
Il ministrante sa trovare la forza per essere ministrante: lo Spirito Santo.
Il ministrante è l’amico di Gesù. Il punto culminante dell’amicizia con Gesù è il servizio alla celebrazione della Messa
Il ministrante è un ragazzo come tanti altri: fa le cose che fanno tutti, però è diverso dagli altri perché ha capito che non si fa il ministrante, ma si è ministrante!
Una dote fondamentale del ministrante è essere un ragazzo disponibile.