Monastero di Santa Caterina d’Alessandria, Sinai.
Il monastero di Santa Caterina, conosciuto anche come il monastero della Trasfigurazione, è situato in una zona triangolare fra il deserto di EL-Tih, del golfo di Suez e del golfo di Aqaba nel Sinai in una valle ai piedi del Monte di Mosè in una posizione di 1570 piedi sopra il livello del mare.
Secondo la bibbia, gli Ebrei dopo la loro fuga dall’Egitto arrivarono al Monte Horeb sulla cui vetta Mosè ricevette la Tavola della Legge: “I dieci comandamenti”.
Il monastero di Santa Caterina è un antichissimo e importantissimo centro monastico ortodosso. E’ situato in una regione desertica formata da roccia di granito e da alte montagne e ad una prima occhiata, sembra inaccessibile.
Le montagne che dominano questa regione sono il Horeb (2.285 m. di altezza), Il Caterine (2.637 m. di altezza), il Serbal (2.070 m. di altezza) e il Episteme.
Nel 342 a.c. la madre, dell’imperatore Costantino il grande, Elena ha costruito un monastero con una cappella, dedicato alla vergine Maria sul luogo del roveto ardente. Successivamente l’imperatore Giustiniano, tra il 527 e il 547 d.C, ha ordinato la costruzione della chiesa conosciuta oggi come della Trasfigurazione. Tra l’VIII e il IX secolo d.C. sia la chiesa che il monastero dopo che i monaci ritrovarono il corpo di Santa Caterina che, secondo la tradizione, era stato trasportato dagli angeli sulla cima del Monte Caterina, venne chiamato “Monastero di Santa Caterina”. Inoltre Giustiniano aveva ordinato la costruzione un’imponente cinta muraria con torrette per proteggere il monastero e si dice che lo aveva fornito 200 soldati romani per proteggerlo dagli attacchi dei beduini.
E’ stato definito il più vecchio monastero cristiano e la più piccola diocesi nel mondo.
Anche dopo la conquista da parte degli arabi del Sinai nel 641 d.C., i monaci continuarono a vivere nel monastero, protetti da un editto di Maometto che assicurava loro la protezione.
Katholikon (Chiesa della Trasfigurazione)
E’ costruita sul lato nord del monastero. Ha la forma di una basilica ed è formata da una navata centrale e da due navate laterali che conducono a piccole cappelle. La navata centrale si termina con l’altare e alla sua destra si trova un reliquario di marmo che contiene le reliquie della Santa Caterina.
Il monastero custodisce circa 2000 icone ed è considerata come una delle collezioni di icone più importanti nel mondo. Alcune di loro risalgono al 5° secolo e al 8° secolo.
Ci sono altri dodici cappelle all’interno del monastero. Di questi, la più importante e la cappella del roveto ardente, che è situata dietro il Katholikon.
Il monastero di Santa Caterina è passato indenne fra la corruzione dei secoli poichè tutti, da Maometto, fondatore dell’Islam, ai Sultani turchi, ai Califfi musulmani e a Napoleone, lo presero sotto la loro protezione preservandolo da rapine e distruzioni. Nella sua lunga storia Santa Caterina infatti non è mai stata conquistata, nè danneggiata. Ha attraversato le epoche fino ad oggi, mantenendo intatta l’immagine di luogo sacro della Bibbia.