Mercoledì delle Ceneri

mercoledi-delle-ceneri1Inizia la Quaresima, tempo sacro dei 40 giorni. Questo tempo liturgico, fatto di digiuno, preghiera e carità, fu pensato fin dall’antichità soprattutto per coloro che si stavano preparando a ricevere il battesimo nella notte pasquale. Ma fin dalle origini, si univa a loro tutta la comunità dei battezzati perché l’essere cristiani si realizza sempre di fatto come un nuovo diventare cristiani: nessuno può dire di essere cristiano una volta per tutte: non è mai un dato di fatto, una storia conclusa che sta alle nostre spalle, ma è un cammino che esige sempre un esercizio nuovo.

Gli impegni, gli affanni e le preoccupazioni ci fanno ricadere nell’abitudine, ci espongono al rischio di dimenticare quanto straordinaria sia l’avventura nella quale Gesù ci ha coinvolti, abbiamo bisogno, ogni giorno, di iniziare nuovamente il nostro esigente itinerario di vita evangelica, rientrando in noi stessi mediante pause ristoratrici dello spirito.

Siamo creature limitate, peccatori bisognosi sempre di penitenza e di conversione: e siamo onesti…ci fa un gran bene ricordarlo!

Quando crediamo di stare in piedi da soli e di reggerci con le nostre gambe senza bisogno di Dio, è proprio quello il momento in cui diventiamo schiavi di noi stessi e precipitiamo in una terribile solitudine. La conversione è anzitutto un dono di Dio. È lui stesso che ci previene, mettendo nel nostro cuore un grande desiderio di pace. La grazia di Dio accompagna i nostri sforzi verso la piena adesione alla sua volontà.

  Visualizza immagine di origine

Propositi della Beata Liduina nel periodo della Quaresima

Faccio proponimento di non mostrare nessun turbamento se mi vengono ad interrompere mentre lavoro; di rispondere sempre amabilmente a tutti; d'attendere con pazienza la fine d'una conversazione noiosa, riprendendo con calma l'occupazione o preghiera ch'era stata interrotta; d'accogliere compiacentemente una richiesta importuna, una visita stancante, facendo con buona grazia il piacere domandato; di ringraziare sinceramente per qualche gioia trascuratami o prestare allegramente un oggetto che mi preme; e "Fiat" ancora quando vedo travisate le mie parole, o misconosciute le mie intenzioni. 

Per ogni sorriso beffardo, per ogni accoglienza glaciale, per ogni fredda ripulsa, per tutte le frasi aspre e ingiuste, per l'altrui indelicata condotta, per quell'aria annoiata che si legge sul volto di chi mi sta d'intorno, per le compagnie spiacevoli, per tutto, Signore, "Fiat"!

Purifica le mie mani perché esse divengano strumenti operosi di fraternità e carità.

Se qualche persona non mi serve a dovere e di mala voglia, ringraziarla…

Se una dimenticanza mi fa stizzire, accettarla con amore…

Se una lungaggine mi fa arrabbiare, grazie Signore…

Se una tal cosa mi fa aspettare, avere pazienza, il Signore ha aspettato tanto per me.

Se cercherò d'essere utile agli altri e di fare un piacere… Dio cercherà di farmi felice.

Se saprò scusare i difetti del prossimo … Dio scuserà i miei.

Se nasconderò un dispiacere, Egli dimenticherà i miei falli.

Se riuscirò a sorridere a qualche cosa che mi rincresca … Dio mi sorriderà.

Se tollererò un'offesa… Dio perdonerà quelle che ho fatto a Lui!…

La sera voglio potervi dire:

"O mio Dio, trattatemi come io ho trattato oggi il mio prossimo".

 

I commenti sono chiusi.